Il presente testo è il nostro contributo di approfondimento sulle caratteristiche della cannabis sativa L. 1753, non vogliamo in alcun modo indicare forme terapeutiche alternative alla medicina convenzionalmente conosciuta, vogliamo iniziare con un processo d'istruzione di massa. 

"How could a plant created by God be made illegal by humans? You mean they can tell God that it's not illegal?" Bob Marley 

Pillole di storia 

La Cannabis o Canapa ha convissuto in armonia con l'uomo da sempre; utile nella rotazione colturale nell'agricoltura biologica per le proprietà pesticidi e di ri-fertilizzazione dei terreni, utile nella produzione tessile, utile nella nautica, nell'idraulica, nella cartaria, nell'edilizia, utile, almeno fino all'inizio del secolo scorso nella medicina e, purtroppo, molto utile come sostituto della
plastica e dei combustibili fossili; quest'ultime sono le peculiarità che l'hanno portata ad essere bandita in gran parte del mondo occidentale negli anni '30.

A differenza del XVIII° emendamento, che proibiva la produzione e il consumo di alcool nei saloons americani tra il 1919 ed il 1933, creato con motivi etici, morali e civili; solo motivi economici hanno creato la più duratura e, particolarmente insensata, proibizione dell'ultimo secolo; infatti, con grande impegno e dedizione dei più grandi magnati dell'industria americana, quali DuPont e Rockefeller, dagli USA la proibizione della cannabis è giunta sino in Europa con la Convenzione sugli Stupefacenti del 1961 firmata a New York. Forse pochi sanno che nella ratifica del 1974 della Convenzione sugli Stupefacenti del 1961 si riconosce "che l'uso medico degli stupefacenti è indispensabile al fine di alleviare il dolore e che le misure dovute devono essere prese al fine di assicurare che gli stupefacenti siamo disponibili a tale scopo".

Potremmo entrare in un girone infernale fatto di supposizioni e complottismi, ma non è questo il nostro scopo. 

Ad oggi la regolamentazione Nazionale con la legge 242/2016, in Gazzetta Ufficiale a gennaio 2017, promuove la coltivazione ed il consumo finale di semilavorati di canapa, nonché la produzione di alimenti, cosmetici e materie prime; una nuova rinascita per la pianta che il medico Carl Linnaeus definì utile (sativa). Difatti tra le varietà gentilmente concesse sono inserite solamente alcune varietà di Cannabis sativa, con valori di THC non superiori allo 0,2% ma con massiccia presenza di CBD 1-14%.

Ma andiamo per ordine.  

La Cannabis presenta nelle sue infiorescenze circa 85 cannabinoidi con percentuali variabili secondo le varietà.

Il THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) e il CBD (cannabidiolo) sono due cannabinoidi più importanti e presenti nella cannabis con percentuali nettamente superiori a tutti gli altri.

Il THC è l'elemento psicoattivo, ovvero, il cannabinoide che ha tra le sue caratteristiche la capacità di legarsi a recettori CB1 presenti nel cervello con l'effetto (in)desiderato di ebbrezza o sballo; in questo momento storico ancora illegale, e, pertanto, ancora non contemplato negli approfondimenti. 

Il CBD è l'elemento (concedetemi la parola) più stupefacente della pianta; benché non sia psicoattivo, il CBD presenta degli effetti positivi sull'uomo più di ogni altra sostanza conosciuta in natura

L'interazione del CBD con l'uomo è molto più complesso di quanto lo sia il THC, in quanto si lega con diversi recettori generando un insieme sistematico di effetti rilassanti riconosciuti universalmente, tra cui:

 - Sollievo dal dolore

 - Riduzione dell'infiammazione 

 - Stimolatore dell'appetito 

 - Riduzione di nausea e vomito

 - Riduzione delle contrazioni dell'intestino tenue

 - Riduzione dell'ansia

 - Tranquillizzante, per gestire psicosi 

 - Riduzione delle convulsioni

 - Riduzione spasmi muscolari

 - Aiuta il sonno

 - Riduzione dello zucchero nel sangue

 - Trattamento della psoriasi

 - Riduzione di trombosi

 - Rallenta la crescita batterica

 - Potrebbe inibire la crescita delle cellule tumorali

 - Promuove la crescita delle ossa.

Il CBD, pertanto, ha moltissime peculiarità positive di carattere, ovviamente, erboristico, a meno che non venga estratto ed assimilato in alte concentrazioni ed è molto importante specificare che gli effetti rilassanti sopra descritti siano di recente edificazione con pochi studi all'attivo, principalmente causato dalle politiche proibizionistiche dei governi occidentali che privano
questo tipo di ricerca degli adeguati finanziamenti.